Pancake Totoro per il Pancake Day !
marzo 15, 2011 § Lascia un commento
Il Post originale lo trovi qui >>>
Gli ingredienti per tre pancake molto generosi e abbondanti (padella piuttosto grande) sono: 130 grammi di farina OO, 1 cucchiaino abbondante di lievito per dolci, 1 uovo grande, 150 ml di latte intero, 1 cucchiaino di zucchero, vaniglia Bourbon fresca da baccello raschiata precedentemente, burro per friggere.
(Il Pelato non mangia mai al mattino presto, salvo poi sfondarsi di roba in ufficio, ma stamattina questi ingredienti li ha fatti fuori senza problema alcuno. Paura. Soprattutto perchè è l’unico essere umano a perdere peso quando mangia grassi e cibi ipercalorici)
In una ciotola abbastanza capiente sbattere l’uovo e incorporare la farina, il lievito e lo zucchero. Senza bisogno di setacciare. Mescolare con cura e aggiungere l’estratto fresco di Vaniglia. Pian Piano a filo lavorare con il latte e rimestare continuamente cercando di ottenere una crema piuttosto liquida. La presenza di grumi non dovrebbe rassicurarvi ma si può sempre fingere che tutto stia andando benissimo. Lasciare riposare l’impasto per venti minuti circa in frigo. Riscaldare una noce piccola di burro nella padella ben calda e versare generose cucchiaite dando una forma il più possibile rotonda. Generalmente difatti il pancake ha una meravigliosa forma tondeggiante. Cuocere da ambo i lati facendo ruotare come circensi russi il pancake. Usando come da copione un piatto. Altrimenti se si è giusto quel tantino avanti lanciare in aria il pancake e riacciuffare con maestria cuochereccia. Lasciare raffreddare e servire con frutta fresca, sciroppo d’acero, panna, gelato, nutella, marmellata. Qualsiasi ingredienti vi aggrada di più essendo come sapore piuttosto neutro
Ponyo Bento
marzo 15, 2011 § Lascia un commento
Il Post originale lo trovi qui >>>>
Per quanto riguarda la ricetta non credo ci sia niente di aggiungere.
Frittelle di Finocchietto Selvatico
gennaio 17, 2011 § 1 Commento
Il Post originale lo trovi qui >>
Ingredienti per 4 persone: 500 g di finocchio selvatico, 200 g di farina, 2 uova, Olio d’oliva per friggere, Acqua ghiacciata, sale, pecorino
Preparazione: Pulizziari u finocchiu … (dannazione!) Pulire il finocchio selvatico per bene dopo averlo privato delle parti dure che non occorreranno alla preparazione . Tritare finemente il tutto e lessare in acqua bollente salata ma per davvero pochissimi minuti (due al massimo). Dopo averlo lasciato raffreddare in una ciotola sistemarlo e aggiungere le uova, la farina, poca acqua ghiacciata e amalgamare tutto fino ad ottenere un composto piuttosto omogeneo. La scelta del pecorino o del parmigiano è chiaramente soggettiva. In Sicilia si preferisce di norma (no. Non c’entra la Ricotta Salata. Bene, la smetto) usare il pecorino siciliano ovviamente ma anche con il parmigiano vanno giù una meraviglia. Dopo aver messo a riscaldare l’olio extra vergine d’oliva in padella prendere cucchiaiate del composto e friggere per bene i due lati fin quando non appariranno leggermente dorate. Raccoglierle con una paletta forata e metterle su un piatto precedentemente ricoperto di carta assorbente affinchè l’olio in eccesso venga catturato Salare in superficie e servire caldissime. Abbondante pure il sale. Crepi la ritenzione idrica, maledizione! Ammetto inoltre che: fredde fanno comunque una bellissima figura comunque. Molti amano condire queste famosissime frittelle sicule inside con i pinoli, aggiungendoli nell’impasto La ricetta originale non prevede questa variazione ma è pur vero che il sapore ricorda vagamente la famosissima pasta con le sarde e quindi sembra lecito asserire che sì. Qualora piacessero i pinoli, vanno benissimo anche quelli. Purchè tagliati anche grossolanamente
Spaghettoni con Surimi e Kiwi
gennaio 11, 2011 § Lascia un commento
Il Post Originale e la Fumetto Ricetta la tovi qui >>
Ingredienti per 4 persone circa: 400 grammi di pasta all’uovo freschissima, 300 grammi di surimi precedentemente sbollentato, 3 kiwi, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, 1 spicchio di aglio, pepe rosa, sale rosso delle Hawaii, olio extra vergine di oliva.
Dopo aver lessato il surimi in acqua bollente per qualche minuto, tagliare a rondelle e fare saltare nell’olio con uno spicchio di aglio intero che poi andrà tolto a fine cottura. Lasciare quasi tostare per poi sfumare le rondelle di surimi con il vino bianco secco prescelto. Aggiungere un po’ di pepe rosa e sale rosso delle Hawaii (devo assolutamente consumare l’ingente quantità in casa in qualche modo) e girare accuratamente. Sbucciare i kiwi e tagliarli a dadini piccolissimi tenendo da parte qualche fettina molto sottile per la decorazione finale del piatto. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolare al dente e condire con il sugo di surimi e pepe. All’ultimo momento aggiungere i pezzetti di kiwi. Mescolare molto velocemente e servire.
Carbone di Zucchero
gennaio 10, 2011 § Lascia un commento
Il Posto originale lo trovi cliccando qui >>
Gli ingredienti sono: 750 grammi di zucchero semolato extrafine, 100 grammi di zucchero a velo, 1/2 albume (circa 20-25 grammi), colorante nero ( rimarrà molto glassa inutilizzata)
Foderare una ciotola abbastanza capiente con la carta di alluminio. Rivestirla accuratamente in tutta la sua superficie. Nel frattempo preparare la glassa grazie all’aiuto dello sbattitore elettrico unendo zucchero a velo e albume insieme a qualche goccia di colorante nero. Ottenuto un composto abbastanza solido e corposo metterla da parte. In un pentola versare i 750 grammi di zucchero extrafine con 1,5 dl di acqua circa. Cuocere fino a una temperatura di circa 130 gradi centigradi. Se non avete il termometro calcolate chiaramente il punto di ebollizione e attendete qualche minutino. Quando diventerà un composto bollicioso caldissimo togliere dal fuoco e versare dentro un cucchiaio generoso di glassa. Mescolare accuratamente e velocemente. Il Composto sembrerà gonfiarsi quasi a voler sbordare dal pentolino ma non accadrà (se dovesse accadere vi darò il mio indirizzo e con calma mi picchierete, oki? Prendendo il numerino alla vostra destra). Versare tutto nella ciotola rivestita di carta d’alluminio dove sembrerà lievitare per la reazione con il freddo. Io per un maggiore shock termico avevo preventivamente messo la ciotola qualche minutino in frigo. Giusto il tempo di caramellare lo zucchero con l’acqua sul fuoco. Trascorse delle ore (non so quantificare perdonatemi. L’ho fatto ieri sera e stamattina era bello che pronto ma suppongo non occorrano tutte queste ore) vi ritroverete davanti un lucentissimo e profumatissimo carbone di zucchero che potrà essere tagliato a pezzetti e conservato davvero molto a lungo purchè protetto dall’umidità.
Insalata di Avocado, Surimi e Polpa di Granchio
gennaio 10, 2011 § 3 commenti
Il Post originale e la Fumetto Ricetta la trovi qui >>>
Ingredienti per quattro persone circa: 200 grammi di surimi, 100 grammi di polpa di granchio, 2 avocado, un cespo di lattuga, il succo di un limone abbastanza grande, 1 cipolla, 4 cucchiai di maionese (meglio se fatta in casa, freschissima), un ciuffo di erba cipollina, qualche goccia di tabasco, sale nero delle Hawaii e pepe nero freschissimo macinato sul momento.
Privare l’avocado della buccia e del nocciolo centrale, tagliarlo a dadini e bagnarlo con il succo di limone perchè non annerisca. Lavare l‘insalata e dopo averla scolata bene, spezzettarla e unire il surimi tagliato a rondelle e la polpa di granchio insieme alla cipolla tritata finissimamente. Preparare la salsa diluendo la maionese con un altro po’ di succo di limone rimasto aggiungendo qualche goccia di tabasco (secondo i propri gusti), sale, pepe ed erba cipollina tritata. Presentando l’insalata all’interno degli avocado svuotati risulterà esteticamente gradevole, sì.
Studrel di Mele (Christmas Version)
gennaio 2, 2011 § Lascia un commento
Il Post originale lo trovi qui
La ricetta di questo Strudel di Mele è presa dalla Cucina Regionale italiana. Gli ingredienti sono orientativamente per 6/8 persone. Nel caso delle monoporzioni alberose dipenderà ovviamente dalla grandezza della vostra formina: 900 grammi di mele renette, 100 grammi di uvetta, 30 grammi di burro, 50 grammi di pinoli, 150 grammi di zucchero semolato.
Per la pasta: 300 grammi di farina bianca, 15 grammi di zucchero, 1 uovo, 100 grammi di burro, pizzico di sale [ Se proprio non se ne ha voglia la santa pasta sfoglia pronta è amica nostra. Non sarà di certo la stessa cosa ma.]
Mettere 250 grammi di farina a fontana sulla spianatoia, spolverizzarla con il sale e lo zucchero. Unire al centro l’uovo e 40 grammi di burro fuso freddo. Lavorare gli ingredienti unendo qualche cucchiaio di acqua gelata fino ad ottenere una pasta elastica come quella delle tagliatelle ma leggermente più morbida (io sono fuori di testa ok ma questo parallellismo non è farina del mio sacco, si sappia) . Lavorare con energia e avvolgerla in un telo inumidito. Lasciarla riposare per almeno 30 minui. Mettere quindi l’uvetta a bagno in acqua tiepida in modo da ammollare il frutto secco. Riprendere la pasta e lavorarla stendendola con il mattarello e ricavando tante piccole formine ad Albero (nel caso non le aveste e voleste fare il classico strudel stendetela e allargatela a rettangolo con uno spessore di cira mezzo centimetro).
Fondere 60 grammi di burro e spennellare la pasta. Distribuire sopra la superficie le mele tagliate a dadini (piccolissimi nel caso dell’alberello; più generose nella versione classsica) sottilissime ricordandosi di lasciare libero il bordo. Spargere quindi l’uvetta ben asciugata, i pinoli e spolverizzare con lo zucchero. Richiudere con un altro alberello (arrotolare lo strudel nel caso della versione classica richiudendolo su se stesso). Spennellare con un po’ di burro fuso la pasta lungo tutta la superficie. Imburrare la teglia e infornare a 180 per 20-30 minuti ( nel caso della versione classica occorreranno almeno 50 minuti).
La Cucina regionale italiana consiglia anche di provare la versione con la mollica di pane bianco, ovvero inserire insieme alle mele, uvetta e pinoli prima di richiudere il tutto 50 grammi di mollica di pane bianco leggeramente tostata.
Canestrini con Pesce Spada e Frutta Esotica
gennaio 2, 2011 § Lascia un commento
Il Post originale lo trovi qui
Ingredienti per Canestrini di Pesce Spada e Frutta esotica: Anche qui gli ingredienti diventano difficili da consigliare perchè dipende dalla grandezza del vostro canestrino. Orientativamente però per 4 canestrini occorreranno 150 grammi circa di pesce spada sbollentato in pentola con acqua per pochissimi minuti e un pizzico di maionese fatta in casa. La maionese artificiale rovinerebbe davvero tutto. Del resto basta davvero pochissimo per realizzarla. La pasta dei canestrini potrà essere sia nella versione brisè (che io preferisco e faccio sempre con il Bimby nel giro di venti secondi) che con la pasta sfoglia già pronta. Supponiamo che il nostro sia il secondo caso al fine di agevolare il tutto (la ricetta che seguo io per la pasta brisè qualora interessasse è : 250 grammi di farina tipo O, 100 grammi di burro morbido a pezzetti, 1 pizzico di sale e 70 grammi di acqua gelata. Quindici minuti in frigo ed è assolutamente imparagonabile manco a dirlo a quella confezionata). Stessa cosa per la maionese: ci si impiega più a comprarla, svitare il barattolo e prenderne una cucchiaiata che ad agitare due tuorli con le fruste. Mischiare il pesce spada sbollentato con un cucchiaio al massimo di maionese fino ad ottenere un composto morbido ma non troppo. Riporlo con cura dentro i nostri canestrini e adagiare sopra un cubotto di frutta esotica. Nel nostro caso: mango, papaya e melograno.
Tartare di Pesce Spada e Kiwi in salsa di Arancia
gennaio 2, 2011 § 1 Commento
Il Post originale lo trovi qui
Ingredienti per la Tartare di Pesce Spada e Kiwi in salsa di Arancia: Chiaramente dipenderà da quanto grande vogliate sia la vostra porzione. Di solito io con una fetta generosa riesco a farne anche sei di mini porzioni. Comunque sia de gustibus non disputandum est. 1 Fettina di Pesce Spada tagliata piuttosto altina e successivamente a cubetti il più regolare possibile, 1 limone, 1/2 kiwi (dipende dalla grandezza) anch’esso tagliato a quadratini e il succo di un’arancia. Scorze o fettine di arancia per guarnire, olio, sale , pepe ed eventualmente spezie di vostro gradimento.
Procedimento per la Tartare di Pesce Spada: Lasciare marinare nel succo d’arancia e di limone, olio, sale e pepe i cubetti di pesce spada. Trascorsi 10/15 minuti circa unire il kiwi e con un cucchiaio girare dolcemente. Riporre su di un piatto aiutandosi magari con un coppa pasta, aggiungere un filo d’olio ed eventualmente un altro po’ di sale grosso e servire.
Caramelle e Lecca Lecca fatte in casa
gennaio 2, 2011 § Lascia un commento
Il Post Originale lo trovi qui
Sono un’idea carina e salutare e una valida alternativa alla robaccia. In questo periodo ce ne è davvero a iosa. Ai bimbi si può risparmiare qualche colorante e propinare un po’ di sana frutta fresca in più. Con questi ingredienti si possono realizzare Lecca Lecca ai mirtilli (ma anche ai lamponi. Li ho provati e li consiglio anche. La ricetta originale prevedeva proprio il loro utilizzo) ma anche Caramelle. Usando la gelatina (io ho fatto questa versione) somiglieranno d’aspetto moltissimo alle gelèe. Ingredienti per 12 lecca lecca circa: 250 grammi di mirtilli, 250 grammi di zucchero semolato, 2 cucchiaini di glucosio, 1 dl di acqua.
Lavare velocemente i mirtilli sotto l’acqua corrente e asciugarli delicatamente con un po’ di carta assorbente. In una casseruola cuocere per 5-6 minuti coperti con pochissima acqua ed a fuoco medio finchè il succo si separerà dalla polpa. Filtrare tutto attraverso un colino a maglie fitte e raccogliere il succo in una casseruola. Unire lo zucchero, il glucosio e l’acqua. Cuocere sempre a fuoco basso finchè lo zucchero non si sarà completamente sciolto. Alzare il fuoco un po’ e proseguire la cottura per almeno 5 minuti. La temperatura dovrebbe aggirarsi intorno ai 148 gradi ma basterà toglierlo dal fuoco, non avendo a disposizione un termometro, qualche minuto dopo l’ebollizione. Fare intiepidire il tutto immergendo la casseruola in una ciotola di acqua e ghiaccio. I maestri pasticceri nell’enciclopedia consigliano di ungere la teglia con olio di semi di arachidi ma io testarda ho fatto di testa mia e ho usato semplicemente la carta forno. Non c’è stato nessun problema a rimuovere il lecca lecca. Quindi dopo aver deciso se affidarvi ai maestri pasticceri o a me (io direi la prima, che non si sa mai) ungete una teglia o stendete la carta e formate delle sfere aiutandovi con generose cucchiaiate. Il liquido ottenuto sarà abbastanza corposo quindi sarà piuttosto facile controllare le manovre con il cucchiaio. Otterrete circa 12 dischetti di 4-5 centimetri di diametro. Appoggiare subito lo stuzzicadenti lungo o il bastoncino che avete per realizzarlo e lasciare rapprendere. Prima di staccarle dalla carta o dalla teglia unta le ho lasciate riposare una decina di minuti in frigo. Perchè Montersino dice sempre “mettete tutto in frigo quando non siete sicuri” e io santa pazienza ormai ci infilo dentro anche nonna quando non sono sicura di volerla vedere *Bambina Cattiva
In assenza di glucosio: 250 grammi di mirtilli, 500 grammi di zucchero, 4 fogli di gelatina, 1 dl di acqua (che poi è un copia incolla tranne che per l’inserimento della gelatina va là)
Procedimento Lecca Lecca/Caramelle senza glucosio: Lavare velocemente i mirtilli sotto l’acqua corrente e asciugarli delicatamente con un po’ di carta assorbente. In una casseruola cuocere per 7-8 minuti coperti con pochissima acqua ed a fuoco medio finchè il succo si separerà dalla polpa. Filtrare tutto attraverso un colino a maglie fitte e raccogliere il succo in una casseruola. Unire lo zucchero, i fogli di gelatina precedentemente ammollati in acqua ghiacciata e strizzati e sempre a fuoco basso continuare a cuocere finchè lo zucchero non si sarà completamente sciolto. Alzare il fuoco un po’ e proseguire la cottura per almeno 5 minuti. La temperatura dovrebbe aggirarsi intorno ai 148 gradi ma basterà toglierlo dal fuoco, non avendo a disposizione un termometro, qualche minuto dopo l’ebollizione. Fare intiepidire il tutto immergendo la casseruola in una ciotola di acqua e ghiaccio. I maestri pasticceri nell’enciclopedia consigliano di ungere la teglia con olio di semi di arachidi ma io testarda ho fatto di testa mia e ho usato semplicemente la carta forno. Non c’è stato nessun problema a rimuovere il lecca lecca. Quindi dopo aver deciso se affidarvi ai maestri pasticceri o a me ( io direi la prima, che non si sa mai) ugete una teglia o stendente la carta e formate delle sfere aiutandovi con generose cucchiaiate. Il liquido ottenuto sarà abbastanza corposo quindi sarà piuttosto facile controllare le manovre con il cucchiaio. Otterrete circa 12 discetti di 4-5 centimetri di diametro. Appoggiare subito lo stuzzicadenti lungo o il bastoncino che avete per realizzarlo e lasciare rapprendere. Prima di staccarle dalla carta o dalla teglia unta le ho lasciate riposare una decina di minuti in frigo.