Frittelle di Finocchietto Selvatico

gennaio 17, 2011 § 1 Commento

Il Post originale lo trovi qui >>

Ingredienti per 4 persone:  500 g di finocchio selvatico, 200 g di farina, 2 uova, Olio d’oliva per friggere, Acqua ghiacciata, sale, pecorino

Preparazione: Pulizziari u finocchiu … (dannazione!) Pulire il finocchio selvatico per bene dopo averlo privato delle parti dure che non occorreranno alla preparazione . Tritare finemente il tutto e lessare in acqua bollente salata ma per davvero pochissimi minuti (due al massimo). Dopo averlo lasciato raffreddare in una ciotola sistemarlo e aggiungere le uova, la farina, poca acqua ghiacciata e amalgamare tutto fino ad ottenere un composto piuttosto omogeneo. La scelta del pecorino o del parmigiano è chiaramente soggettiva. In Sicilia si preferisce di norma (no. Non c’entra la Ricotta Salata. Bene, la smetto) usare il pecorino siciliano ovviamente ma anche con il parmigiano vanno giù una meraviglia. Dopo aver messo a riscaldare l’olio extra vergine d’oliva in padella prendere cucchiaiate  del composto e friggere per bene i due lati fin quando non appariranno leggermente dorate. Raccoglierle con una paletta forata e metterle su un piatto precedentemente ricoperto di carta assorbente affinchè l’olio in eccesso venga catturato Salare in superficie e servire caldissime. Abbondante pure il sale. Crepi la ritenzione idrica, maledizione! Ammetto inoltre che: fredde fanno comunque una bellissima figura comunque. Molti amano condire queste famosissime frittelle sicule inside con i pinoli, aggiungendoli nell’impasto La ricetta originale non prevede questa variazione ma è pur vero che il sapore ricorda vagamente la famosissima pasta con le sarde e quindi sembra lecito asserire che sì. Qualora piacessero i pinoli, vanno benissimo anche quelli. Purchè tagliati anche grossolanamente

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Spaghettoni con Surimi e Kiwi

gennaio 11, 2011 § Lascia un commento

Il Post Originale e la Fumetto Ricetta la tovi qui >>

Ingredienti per 4 persone circa: 400 grammi di pasta all’uovo freschissima, 300 grammi di surimi precedentemente sbollentato, 3 kiwi, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, 1 spicchio di aglio, pepe rosa, sale rosso delle Hawaii, olio extra vergine di oliva.

Dopo aver lessato il surimi in acqua bollente per qualche minuto,  tagliare a rondelle e fare saltare nell’olio con uno spicchio di aglio intero che poi andrà tolto a fine cottura. Lasciare quasi tostare per poi sfumare le rondelle di surimi con il vino bianco secco prescelto. Aggiungere un po’ di pepe rosa e sale rosso delle Hawaii (devo assolutamente consumare l’ingente quantità in casa in qualche modo) e girare accuratamente. Sbucciare i kiwi e tagliarli a dadini piccolissimi tenendo da parte qualche fettina molto sottile per la decorazione finale del piatto. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolare al dente e condire con il sugo di surimi e pepe. All’ultimo momento aggiungere i pezzetti di kiwi. Mescolare molto velocemente e servire.

Carbone di Zucchero

gennaio 10, 2011 § Lascia un commento

Il Posto originale lo trovi cliccando qui >>

Gli ingredienti sono: 750 grammi di zucchero semolato extrafine, 100 grammi di zucchero a velo, 1/2 albume (circa 20-25 grammi), colorante nero  ( rimarrà molto glassa inutilizzata)

Foderare una ciotola abbastanza capiente con la carta di alluminio. Rivestirla accuratamente in tutta la sua superficie. Nel frattempo preparare la glassa grazie all’aiuto dello sbattitore elettrico unendo zucchero a velo e albume insieme a qualche goccia di colorante nero. Ottenuto un composto abbastanza solido e corposo metterla da parte. In un pentola versare i 750 grammi di zucchero extrafine con 1,5 dl di acqua circa. Cuocere fino a una temperatura di circa 130 gradi centigradi. Se non avete il termometro calcolate chiaramente il punto di ebollizione e attendete qualche minutino. Quando diventerà un composto bollicioso caldissimo togliere dal fuoco e versare dentro un cucchiaio generoso di glassa. Mescolare accuratamente e velocemente. Il Composto sembrerà gonfiarsi quasi a voler sbordare dal pentolino ma non accadrà (se dovesse accadere vi darò il mio indirizzo e con calma mi picchierete, oki?  Prendendo il numerino alla vostra destra). Versare tutto nella ciotola rivestita di carta d’alluminio dove sembrerà lievitare per la reazione con il freddo. Io per un maggiore shock termico avevo preventivamente messo la ciotola qualche minutino in frigo. Giusto il tempo di caramellare lo zucchero con l’acqua sul fuoco. Trascorse delle ore (non so quantificare perdonatemi. L’ho fatto ieri sera e stamattina era bello che pronto ma suppongo non occorrano tutte queste ore) vi ritroverete davanti un lucentissimo e profumatissimo carbone di zucchero che potrà essere tagliato a pezzetti e conservato davvero molto a lungo purchè protetto dall’umidità.

Insalata di Avocado, Surimi e Polpa di Granchio

gennaio 10, 2011 § 3 commenti

Il Post originale e la Fumetto Ricetta la trovi qui >>>

Ingredienti per quattro persone circa: 200 grammi di surimi, 100 grammi di polpa di granchio, 2 avocado, un cespo di lattuga, il succo di un limone abbastanza grande, 1 cipolla, 4 cucchiai di maionese (meglio se fatta in casa, freschissima), un ciuffo di erba cipollina, qualche goccia di tabasco, sale nero delle Hawaii e pepe nero freschissimo macinato sul momento.

Privare l’avocado della buccia e del nocciolo centrale, tagliarlo a dadini e bagnarlo con il succo di limone perchè non annerisca. Lavare l‘insalata e dopo averla scolata bene, spezzettarla e unire il surimi tagliato a rondelle e la polpa di granchio insieme alla cipolla tritata finissimamente. Preparare la salsa diluendo la maionese con un altro po’ di succo di limone rimasto aggiungendo qualche goccia di tabasco (secondo i propri gusti), sale, pepe ed erba cipollina tritata. Presentando  l’insalata all’interno degli avocado svuotati risulterà esteticamente gradevole, sì.

Panettoncini ai Mirtilli

gennaio 2, 2011 § Lascia un commento

Il Post originale lo trovi qui

Gli ingredienti sono: 600 grammi di farina, 200 grammi di uova intere, 3 cucchiai di strutto, 60 grammi di mirtilli rossi essiccati, 40 grammi di uvetta, 250 grammi di burro, 5 grammi di sale, 1 grammo di vaniglia bourbon in bacche, 200 grammi di zucchero di canna grezzo, 2 bustine di lievito per dolci

Sbattere le uova con lo zucchero nella planetaria. Unire la farina e il lievito e impastare fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Aggiungere il burro  morbido a temperatura ambiente e il sale e continuare a impastare. Quando il tutto sarà ben amalgamato, sospendere l’impasto per circa 10 minuti affinchè si rilassi. Unire quindi i mirtilli e l’uvetta. Fare riposare circa 2 ore ;  trascorso il tempo prendere l’impasto e dargli la forma di una palla. Farla riposare vicino  a una fonte di calore per almeno 30 minuti. E’ arrivato quindi il momento di inserire l’impasto nella forma dei panettoncini (nel caso in cui non si disponga della monoporzione panettonciosa si potrà pensare di usare sempre la classica carta-stampo panettosa o insomma qualsiasi roba si abbia in casa va là. Io ho usato quella dei babà*indossa occhiali mimetici per dissimulare l’imbarazzo). Fare riposare le nostre preziose creature per 14 ore al caldo. A lievitazione ultimata spennellate la superficie con un uovo sbattuto e infornare a 180-190 gradi per 40 minuti.

Chutney Avocado Litchi (Lychees) e Papaya

gennaio 2, 2011 § Lascia un commento

Il Post originale lo trovi qui

Ingredienti per il Chutney di Lychees/ Litchi, Papaya e Avocado. Le quantità erano espresse in Cup. Per chiunque non avesse queste benedette cup sarà bene orientarsi intorno ai 200 grammi circa.

2 cup di di Lychees o Litchi come li vogliamo chiamare, 4 cucchiai di miele,  1 cup di Papaya, 1 cup di Avocado ( si intende chiaramente la frutta privata di noccioli. Completamente sbucciata e privata di qualsiasi seme), 1 e 1/2 cup di zucchero, 1 cipolla bianca media, 1 lime privato dalla buccia, 1 cucchiaino di sale, 1/2 cucchiaino di  pepe nero, 1/2 cucchiaino di pepe rosso,  4 cucchiai di uvetta, 8 chiodi di garofano, 4 stecche di cannella. I chiodi di garofano e le stecche di cannella tagliate a metà io le ho messe nel cerchietto di infusione per il the per non aver la scomodità di recuperare tutto prima che il chutney raggiungesse la giusta consistenza.

Dopo aver tagliato a pezzetti la frutta, la cipolla e il lime coprire con acqua, miele e zucchero e cuocere a fuoco medio per 10 minuti. Aggiungere il pepe, il pepe rosso, l’uvetta e i chiodi di garofano con le stecche precedentemente inserite nell’aggeggino dell’infusione per il the e cuocere a fuoco basso per almeno 40 minuti. Trascorso questo tempo il composto avrà assorbito completamente l’acqua e risulterà appiccicoso e molto compatto. Se l’acqua non sarà assorbita attendere che questo avvenga. Se i pezzi della frutta sono stati tagliati grossolanamente occorrerà adoperare il frullatore ad immersione. Pochissimi colpetti e non troppo in profondintà. La particolarità di questo chutney è proprio la presenza dei pezzettini fruttosi. Conservare in barattoli sterilizzati e cercare di resistere alla tentazione di  spalmarlo anche sulle fette biscottate al mattino o come scrub pomeridiano. O sul vostro vicino di casa.

Biscotti da appendere all’Albero di Natale (Nigella Version)

gennaio 2, 2011 § Lascia un commento

Il Post originale lo trovi qui

Ingredienti per un bel po’ di biscottini (non quantificabile perchè dipende dalla vostra formina e dall’altezza che vorrete dar loro. Io ad esempio ne ho fatti tanti  e belli spessi) : 300 grammi di farina, un pizzico di sale, 1 cucchiaino di lievito, 100 grammi di burro, 100 grammi di zucchero semolato, 2 uova grandi sbattute con 4 cucchiai di miele liquido. Facoltativo: 1-2 cucchiaino di pepe nero macinato fresco e 1 cucchiaio grande di spezie macinate che si preferiscono

Amalgamare la farina, il sale, il lievito ( ed eventualmente le spezie) nel robot da cucina o aiutandosi con le mani (non nascondo che a me piace pacioccare e pochissime volte uso il robot) ; Unire il burro e lo zucchero e lentamente le uova e il miele. Se dovesse risultare troppo appiccicoso il composto aggiungere un po’ di farina. Preriscaldare il forno a 170 e procedere all’intaglio dei biscotti con l’aiuto delle formine natalizie. Lo spessore dovrà essere all’incirca di 5mm (normalmente ) ma personalmente li trovo più carini assai un pochetto più alti. Aiutandosi con uno stuzzicadenti fare un buchino in alto; ovvero dove dovrà infilarsi il nastrino. Lievitando chiaramente un po’ sarà bene fare un buchino piuttosto largo  anche se per caso dovesse succedere (quello che è successo a me , sì) si potrà tranquillamente ingrandirlo a cottura ultimata agendo con meticolosa precisione usando sempre la punta dello stuzzicadenti. E’ bene farlo un po’ distante dal bordo proprio per questo motivo. Trasferirli su una teglia imburrata e infarinata o altrimenti sopra la carta da forno e farli cuocere per 20-25 minuti. Questi biscotti potranno essere glassati e decorati con le palline argentate come consiglia Nigella ma a me l’idea di vederli così. Semplici. Piaceva molto di più. Che Nigella mi perdoni! *disse gettandosi ai piedi dell’altarino

Si conservano benissimo e per lungo tempo. Non è stato esattamente quantificato ma suppongo  i soliti 10/15 giorni.

Tartare di Pesce Spada e Kiwi in salsa di Arancia

gennaio 2, 2011 § 1 Commento

Il Post originale lo trovi qui

Ingredienti per la Tartare di Pesce Spada e Kiwi in salsa di Arancia: Chiaramente dipenderà da quanto grande vogliate sia la vostra porzione. Di solito io con una fetta generosa riesco a farne anche sei di mini porzioni. Comunque sia de gustibus non disputandum est. 1 Fettina di Pesce Spada tagliata piuttosto altina e successivamente a cubetti il più regolare possibile, 1 limone, 1/2 kiwi (dipende dalla grandezza) anch’esso tagliato a quadratini e il succo di un’arancia. Scorze o fettine di arancia per guarnire, olio, sale , pepe ed eventualmente spezie di vostro gradimento.

Procedimento per la Tartare di Pesce Spada: Lasciare marinare nel succo d’arancia e di limone, olio, sale e pepe i cubetti di pesce spada. Trascorsi 10/15 minuti circa unire il kiwi e con un cucchiaio girare dolcemente. Riporre su di un piatto aiutandosi magari con un coppa pasta, aggiungere un filo d’olio ed eventualmente un altro po’ di sale grosso e servire.

Macaron, Macaroon insommaquellarobalì. Primo Esperimento

gennaio 1, 2011 § 2 commenti

Il Post originale e la prima delirante lezione sui Macaron la trovi qui

Gli  ingredienti per 25 macaron (50 singoli ) circa: 150 grammi di mandorle intere, 150 grammi di zucchero a velo, 100 grammi di albumi (50 grammi in una ciotola e 50 grammi in un’altra ciotola) , 170 grammi grammi di zucchero semolato (150 in una ciotola e 20 nell’altra) , 50 grammi di acqua. Colorante alimentare facoltativo qualora si volessero colorare.

1) Far tostare la mandorle dentro una padella  o in forno a 160 per una decina di minuti. 2) Tritare le mandorle nel frullatore . 3) Unire alla farina di mandorle ottenuta con lo zucchero a velo e tritare insieme. Fino ad ottenere una farina unica. 4)Dopo aver pesato 100 grammi di albumi versarne l’esatta metà sopra le farine  aiutandosi con una spatola. Amalgamare per bene il tutto. 5) Con lo sbattitore elettrico montare adesso gli altri 50 grammi di albumi insieme a 20 grammi di zucchero fino ad ottenere una neve fitta. 6) In un pentolino far sciogliere i restanti 150 grammi di zucchero con 50 grammi di acqua. Lo sciroppo deve essere praticamente portato ad ebollizione ma non bisogna esagerare nella cottura. Intorno ai 100 -110 gradi centigradi quindi togliere dal fuoco. Se non avete il termometro non bisogna preoccuparsi. .  7) Azionare nuovamente le fruste dello sbattitore elettrico e versare a filo molto lentamente questo sciroppo appena ottenuto sugli albumi montati a neve fitta con i 20 grammi di zucchero.  Questa operazione richiederà un po’ di tempo e non bisogna avere fretta. Lo sciroppo va versato lentamente prestando attenzione agli schizzi perchè la temperatura è ovviamente piuttosto altina. Non bisogna  stancarsi facilmente ma far roteare per un bel po’ le fruste fino ad ottenere un composto gonfio e soffice come una nuvola. Ma proprio gonfissimo e sofficissimo eh? Io mi sono perdutamente innamorata della consistenza. Ne era già valsa la pena a prescindere.

Vi troverete davanti così a due composti: il primo formato da i 50 grammi di albumi, farina di mandorla e zucchero a velo. il secondo formato dai 50 grammi di albumi montati a neve con lo sciroppo di acqua e zucchero. Bene.  Unire entrambi i composti aiutandosi con la spatola ed eseguendo movimenti dall’alto verso il basso. Incorporando i due composti estranei con meticolosità e precisione. Piano piano senza fretta. Avete davanti a voi l’impasto dei Macarons. A questo punto potete pensare se sia il caso o no di dividerlo in altre ciotoline e aggiungere un po’ di colorante alimentare per donare ai vostri macarons quell’aspetto così celestiale. Non usate coloranti liquidi, santa pazienza. MAI. Piuttosto i coloranti alimentari in gel della decora. Si potrebbe davvero compromettere tutto il risultato. Per dovere di cronaca va detto che il colorante potrebbe essere anche messo all’inizio quando si dividono gli albumi ma è pur vero che in quel caso si dovrà optare solo per un colore. Al contrario così si potranno realizzare tutte le tonalità e le gradazioni che si hanno voglia. Ma procediamo con calma che sono già confusa abbastanza.

Inserito l’impasto morbido e soffice in una sac-à-poche o siringa con una bocchetta liscia che non superi i 10 mm di diametro procedere alla stesura dei vostri macaron che andranno adagiati su teglie foderate di carta forno. Non imburrare o prendere iniziative. Carta forno e amen (sì ho fatto una sciocchezza e l’ho pagata cara). Dopo aver formato questi deliziosi tondini sulla teglia lasciare riposare i  macaron per 10-15 minuti fino a quando si formerà una leggere pellicina sopra e infornare a 150 per 15 minuti massimo (In vena di esperimenti ho fatto riposare alcuni macaron anche un’ora e altri due ore. Bene. Non è cambiato assolutamente nulla in cottura gli uni dagli altri e quindi va da sè che dalla prossima volta attenderò al massimo i 15 minuti). Infilare nel forno preriscaldato a 150 e lasciar cuocere per un massimo di 12 minuti. Dipende chiaramente dalla grandezza. Potrebbero occorrerne anche 15 di minuti ma francamente non di più.

Per la cottura dei macaron oltre alla leggenda metropolitana che vuole  due/tre/settecento teglie sotto per proteggerli dall’eccessivo calore c’è anche quella dello  sfornamento (?) su una superficie freddissima per non prolungare la cottura. Ecco. Questo l’ho fatto. Immediatamente sfornati , ho tirato via il foglio di carta da forno dalla teglia e messo sul marmo per agevolare la raffreddatura.

Avendo trascorso il sabato pomeriggio facendo prove macaronesche dal basso della mia esperienza posso condividere con voi in ultimo queste brevi considerazioni:

1) Il colorante alimentare gioca dei brutti scherzi. Ho messo il colorante sia all’inizio quando ancora i due composti di albumi e mandorle non erano riuniti ovvero nell’impasto gonfissimo nuvoloso e il cosino riccio riccio sotto non è venuto perfetto. Ho messo poi il colorante alla fine quando l’impasto dei macaron era pronto per essere infilato nella sac-à-poche e il cosino liscio liscio sopra si è crepato e non poco. Ho provato infine anche a metterlo nell’impasto farina di mandorle/albumi e non mi è venuto nè il cosino liscio liscio nè il cosino riccio riccio. Il risultato era più una meringa. Questa equazione dovrebbe dare un risultato e lo dà in effetti: AIUTATEMI.

 

Cheesecake

dicembre 11, 2010 § Lascia un commento

Il Post originale lo trovi qui >>

Ingredienti: 270gr biscotti Digestiv, 150gr burro fuso, 300gr philadelphia yo, 150gr zucchero, 3 uova intere, 3 tuorli, 1 baccello di vaniglia

Procedimento: Sbriciolare i biscotti in un sacchetto di plastica e con violenza inaudita ottenere un composto mollicoso di digestive che uniti al burro fuso serviranno per la nostra base.  In una ciotola mettere i restanti ingredienti: uova, philadelfia yo, zucchero e vaniglia. Dopo averli mescolati accuratamente e ottenuto una crema omogenea si verserà sopra la base di digestive già bella che disposta su fondo della teglia a cerniera. Per dieci minuti in forno a 220 e altri 20-30 a 160 ( dipende dal forno in effetti. Qui si è provato con il circotherm ventilato). Dopo averla fatta riposare per tre ore in frigo il  cheesecake è pronto da servire. E vien quasi voglia di piangere per la commozione tanto è facile.

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